“Draghi è l’uomo della continuità ideologico-politica con gli squilibri, tipici dell’Occidente liberale “avanzato”, che hanno generato i presupposti per il verificarsi dell’epidemia. L’epidemia non è artificiale, è un logico e prevedibile intervento della natura teso a sanare disequilibri di sistema che confliggono con l’unica esigenza della natura: la continuità di se stessa. La natura vuole conservarsi. Non è interessata al denaro, alla finanza, ai mercati e alle nuove tecnologie. È interessata alla sua riproduzione. Cosa che in un Paese geriatrico, in pieno inverno demografico, non avviene più”.
Così lo scrittore Paolo Borgognone in un passaggio dell’intervista curata dal nostro direttore Alessio Di Mauro per il numero di Marzo.